Grazie, Presidente Mandelli. Rappresentanti del Governo, onorevoli colleghe e colleghi, il DL n. 21, denominato “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” identifica e riassume completamente nel titolo il carattere congiunturale sul lato economico ed eccezionale sugli aspetti umanitari, e di sostegno senza ambiguità alcuna contro l'invasione militare da parte della Russia verso un altro Stato sovrano, l'Ucraina.
Noi, da questo punto di vista, abbiamo lavorato, in particolare al Senato, e approviamo oggi misure importanti in questo decreto. Per noi democratici la misura più cara e forse non particolarmente evidenziata è proprio il potenziamento del bonus sociale per l'energia elettrica e il gas, non dimensionata su una platea di destinatari generalizzata, ma indirizzata a chi sta soffrendo di più la crisi energetica: le persone con reddito ISEE fino a 12 mila, contro i Presidenti precedenti 8.265. Un intervento, dicevo, non innovativo, ma che ha voluto potenziare e salvaguardare l'accesso energetico ad oltre 5,2 milioni di famiglie italiane meno abbienti, più bisognose, presupposto imprescindibile per noi del Partito Democratico per uno sviluppo socialmente sostenibile. Così come la proroga al 30 giugno del pagamento rateizzato delle bollette elettriche e del gas delle famiglie non strutturalmente in difficoltà, ma interessate da uno scenario inedito ed economicamente complicato. Abbiamo approvato misure importanti, anche queste generalizzate, sulla riduzione dell'accise sul carburante - nella prima versione per solo un mese, poi, grazie agli emendamenti approvati in Parlamento, fino all'8 luglio - che, badate, riconsegna vicinanza e attenzione tra lo Stato e gli italiani, spaventati nelle scorse settimane da una corsa accelerata al rialzo dei prezzi, registrata quotidianamente nei tabelloni delle stazioni di servizio con importi che varcavano strutturalmente la soglia dei 2 euro (oggi questi sono abbattuti di oltre 30 centesimi). Così come la previsione di maggiori poteri di controllo al Garante per la sorveglianza dei prezzi. Abbiamo lavorato anche per misure di contrasto all'aumento del carburante sul lavoro, perché anche questo è importante: la gratuità dei buoni carburante fino a 200 euro, che non concorrono quindi alla formazione del reddito. Abbiamo lavorato anche, per la prima volta, per le imprese non energivore, quelle che magari erano dimenticate nei precedenti provvedimenti, con un credito d'imposta del 12 per cento sulla spesa dell'energia elettrica se l'incremento della stessa è superiore al 30 per cento rispetto al medesimo trimestre 2019. L'abbiamo fatto anche sul credito d'imposta per il gas, sempre per quelle imprese non gasivore, introducendo anche qui lo strumento della cessione del credito, fondamentale per dare una risposta non solo economica, ma anche sulla tempistica, perché nelle crisi le aziende hanno bisogno di liquidità e hanno bisogno, quindi, di interventi anche molto celeri. Abbiamo lavorato, poi, per riproporre e maggiorare anche i crediti d'imposta per le imprese energivore e gasivore, perché anche queste hanno subito fortemente gli effetti dell'aumento del costo dell'approvvigionamento energetico. Ci siamo occupati di settori fondamentali come quelli della pesca, delle attività agricole, anche qui inserendo crediti d'imposta sulle spese del carburante.
Abbiamo lavorato anche per quelle attività ricettive turistiche, che nel finire dell'anno hanno subìto comunque rallentamenti della loro attività, intervenendo anche qui con un'importante decurtazione del pagamento dell'IMU, della seconda rata IMU 2021, sempre a fronte però di un rilievo rispetto al fatto che sia diminuito, sempre del 50 per cento, il fatturato e i corrispettivi rispetto al periodo precedente. Siamo intervenuti su un'altra questione, che dovremmo approfondire anche nei prossimi decreti, quella del credito alle imprese, che fa memoria sulla contiguità della crisi pandemica e quella legata agli effetti della guerra, prorogando i tempi per la restituzione della quota capitale sui prestiti garantiti dallo Stato in periodo COVID. Così pure i 9 miliardi di garanzia SACE per la rateizzazione delle bollette energetiche, dando altri 24 mesi alle imprese che vivono una forte difficoltà. Non ci siamo dimenticati dell'estensione del golden power. Ho sentito prima dei colleghi parlare di poteri speciali di quanto questo Governo non si occupi di questo aspetto. Siamo voluti intervenire e estendere quanto già fatto nel “decreto Liquidità”, quindi oltre al tema importante dei servizi bancari e assicurativi, abbiamo aggiunto anche le grandi derivazioni idroelettriche, perché ci crediamo ancora più oggi: l'approvvigionamento e la maggiore autonomia energetica sono una priorità non solo nazionale, ma europea.
Come dicevo, anche le misure di carattere umanitario trovano esplicitazione nel coadiuvare e supportare il grande cuore dell'associazionismo italiano e dei nostri comuni nell'assistenza e nell'accoglienza dei rifugiati, rendendo l'Italia protagonista su un tema che – permettetemi, da democratico - riteniamo molto caro: l'accoglienza a chi fugge dalle guerre e dalle persecuzioni, a prescindere dalle coordinate geografiche del Paese di origine (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Importante è la previsione di un contributo di 100 euro al giorno pro capite per i comuni, nel sostenere affidamenti familiari ai minori ucraini non accompagnati, fin dai primi giorni di quella tremenda invasione. Si tratta di misure che danno attuazione a politiche sanzionatorie di carattere europeo ed internazionale, prevedendo la gestione di beni congelati a seguito della crisi ucraina. Non ci siamo dimenticati, però, di dare maggior agio e spazio ai nostri comuni e abbiamo lavorato per rendere utilizzabili i cosiddetti avanzi di amministrazioni, risorse che i comuni hanno pronte, e per poterli utilizzare per coprire i pesanti aumenti della spesa energetica che hanno interessato anche loro.
Presidente, mi avvio a concludere perché abbiamo dei tempi contingentati, ma voglio anche qui, a lei, alla sottosegretaria Guerra e a tutti voi, ribadire che a noi del Partito Democratico non è mai sfuggito né il segno né la pesante misura della crisi pandemica sull'economia nazionale, spesso riassunti in quella rilevazione nel 2020 di un fondamentale indicatore: il PIL in caduta dell'8,9 per cento. Ce ne siamo assunti la piena responsabilità di Governo per superarla, così come oggi non ci sfuggono le conseguenze della guerra e della crisi energetica, segnata da un altro importante indicatore economico e sociale, l'inflazione stimata nel 2022 al 6 per cento, con la conseguente riduzione della capacità di acquisizione di beni e servizi degli italiani. Una preoccupazione, quest'ultima, che vedrà il Partito Democratico sempre in prima linea, attento nell'individuare risposte concrete e di sostegno per il sistema delle imprese e per le famiglie, con un particolare sguardo alle famiglie meno abbienti.
È nel riconoscimento dello sforzo finanziario di oltre 28 miliardi, messo in campo dal Governo, per contrastare gli effetti della guerra con i decreti “Energia”, “Taglia prezzi” e il prossimo “decreto Aiuti” - che arriverà in discussione alla Camera -, che annuncio il convinto voto favorevole del gruppo del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).